TERAMO – E’ stato bloccato in un androne di una palazzina nel centro storico di Brindisi, con indosso una pistola Beretta calibro 22 con il caricatore pieno, X.R., l’albanese di 30 anni, ricercato dal scorso 30 gennaio quando ingaggiò un conflitto a fuoco con i carabinieri nei pressi della sala slot ‘Admiral’ di Colonnella.
L’uomo è stato posto in fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Teramo, diretti dal tenente colonnello Luigi Dellegrazie, e da quelli di Brindisi, su disposizione della Procura di Teramo. Le indagini per arrivare a rintracciarlo sono state complesse e hanno passato al setaccio una fitta rete di connivenze che hanno garantito all’albanese, ancora armato, ferito e pronto ad usare la pistola come già avvenuto nel corso della fuga, sostegno e coperture per una latitanza sicura. Non è escluso che una volta calmate le acque X.R. avrebbe potuto guadagnare il mare per rimpatriare.
Nel corso della perquisizione il 30enne fuggiasco è stato trovato in possesso di una zaino dentro il quale nascondeva altri 20 proiettili calibro 22 per la sua pistola. Su di lui è stata rilevata una ferita d’arma da fuoco al polpaccio sinistro: il proiettile è entrato ed è uscito.
L’albanese era stato intercettato dai carabinieri intervenuti nella sala slot di Colonnella per identificare una donna brasiliana sospettata di essere una dei due rapinatori che una settimana prima, sempre nella stessa zona, avevano assaltato una sala scommesse. Mentre si procedeva in questa operazione, i militari notavano la presenza di una Toyota Auris di colore nero, già segnalata nei pressi di quella sala rapinata: il conducente alla vista dei militari, si era dato alla fuga e nel corso dell’inseguimento, dopo aver lanciato dal finestrino oggetti contundenti all’indirizzo della gazzella dell’Arma, si era sporto dal finestrino esplodendo alcuni colpi di pistola. La corsa dell’auto era finita contro un muro di contenimento ma il fuggiasco, incurante della presenza dei carabinieri, aveva sparato ancora colpendo la macchina di servizio e proseguendo la fuga in un fossato, per poi dileguarsi nelle campagne. Per guadagnare la vicina provincia ascolana, aveva rapinato dapprima un motorino e poi una Mercedes. Le ricerche erano proseguite non solo a San Benedetto del Tronto dove risulta domiciliato ma anche tra le amicizie e conoscenza delle province di Teramo e Ascoli. Questa mattina il blitz con cui è stato scoperto e fermato.